mercoledì 14 maggio 2014

Vorrei iniziare col raccontarvi un po' della storia di Furga...




La Luigi Furga & C. con sede a Canneto sull’Oglio (Mantova),fu la prima azienda italiana ad occuparsi della creazione di bambole.

Fondata tra il 1870 ed il 1875 dal nobiluomo Luigi Furga Gornini,inizialmente fu laboratorio per la fabbricazione di maschere in cartapesta.
Tale atelier funzionò per soli cinque anni,trascorsi i quali,il fondatore pensò di dedicarsi alla produzione di bambole.
I primi esemplari di queste bambole avevano il corpo in cartapesta e la testa in composto di cera,gesso e stearina.Successivamente ne vennero prodotte con testa in biscuit e corpi in legno,cartapesta o composizione.
Inizialmente le teste in bisquit venivano importate dalla Germania e questo fatto è testimoniato dalla grande quantità e varietà di teste sfuse rinvenuta nelle cantine di Palazzo Furga,la maggior parte delle quali di fabbricazione “Heubach” un’azienda tedesca presso Koppelsdorf.
La casa italiana si rese indipendente a partire dal 1922,anno in cui nacque la “Ceramica Furga” la quale iniziò la produzione in proprio di teste e pupazzi in biscuit,piccole bambole e servizi da cucina giocattolo.
La fabbricazione di teste e bambole in biscuit durò pochi anni,sin verso il 1935,ma non eguagliò mai in qualità le creazioni tedesche e francesi in quanto i modelli Furga erano spesso copiati da altri più pregiati che l’aquirente medio italiano non avrebbe mai potuto permettersi.
Tra l’altro nel 1919,con la nascita della concorrente torinese Lenci e delle sue meravigliose bambole in feltro,la Furga incontrò non poche difficoltà.
Comunque sia,a metà degli anni ’30,gli impianti della “Ceramica Furga” vennero adibiti alla creazione di vasellame,servizi da caffè,tè e servizi di piatti sia per la vita reale che per i giochi delle bambine.Cessò del tutto l’attività verso il termine degli anni ’50.
Le bambole aventi testa in biscuit possedevano il busto in cartapesta gessata e dipinta con colore rosa.Ai giorni nostri,troviamo anche esemplari di colorito ocra,dovuto dall’ossidazione della vernice nel tempo.Gli arti erano di legno (anch’esso gessato e dipinto) muniti di giunti sferici per permettere i movimenti di spalle,braccia,anche e ginocchia.La composizione costituiva le mani mente i piedi erano in composizione e cartapesta.Gli occhi potevano essere fissi o mobili,in vetro o dipinti.Le parrucche,in capelli veri o lana Mohair,poggiavano su una calotta di cartapesta.
All’inizio del ventennio,la Furga diede vita alle mignonettes ed ai neo-bebè caractère.
Le prime erano bamboline interamente realizzate in biscuit,di altezza compresa tra i 10 ed i 25 cm,con testa e busto in unico blocco e arti snodati e gli esemplari più grandi presentavano anche i dentini.
I neo-bebè caractère invece,ispirati alla serie “My Dream Baby” dell’azienda Marseille,erano bambolotti in bisquit con braccia e gambe in composizione ed alcuni di essi avevano il corpo in stoffa imbottita.Negli anni ’50 furono riproposti in vinile guadagnandosi una fortissima popolarità.
La Furga fu tra le prime in Europa ad applicare ai propri processi produttivi questo materiale..
Come già detto,nel 1919,fece il suo ingresso sul mercato,la ditta Lenci di Torino.Per cercare di contrastarne la concorrenza,la Furga avviò una produzione di bambole in cartone pressato ricoperto di feltro che durò per una ventina d´anni.I soggetti erano bambole-bambine e bebè destinati al gioco e bambole da boudoir dall´espressione altera e l´abbigliamento sfarzoso.In queste bambole i lineamenti del viso erano dipinti a mano.La costruzione si faceva inumidendo con una miscela di acqua e sapone del cartoncino che in seguito veniva stampato con presse e bilanceri in due metà che venivano successivamente incollate.
Verso la metà degli anni ´70,nonostante l´enorme esperienza e l´altissimo livello dei prodotti,la ditta si trovò a fronteggiare la grave crisi finanziaria che investì il mondo dei giocattoli tradizionali.
Successivamente, la Famiglia Furga vendette l'azienda alla Grazioli, oggi diventata Grand Soleil. 

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